CEM: Associazione di Volontariato
Il gruppo dei volontari di Taranto e il nuovo modo di vivere i rapporti interpersonali.
Il filo conduttore degli incontri del gruppo di persone, che in seguito hanno dato vita all’associazione di volontariato a Taranto introducendo esperienza educativa del CEM, era la ricerca del senso della vita ed in particolare il desiderio di comprendere il valore dei rapporti interpersonali, delle relazioni.
Le riflessioni iniziali riguardavano il contrasto tra gli stili di vita centrati sul perseguimento di sempre maggiori livelli di consumismo e le sofferenze di coloro che a motivo di una situazione di difficoltà si trovano ai margini della società con il rischio di non riuscire a percorrere la strada di un reinserimento. Il gruppo di volontari aggregato nel 1994 da Padre Nicola PREZIUSO*, nel corso degli incontri, si è a lungo impegnato in un discernimento suscitato da situazioni e spaccati di vita personali o della comunità locale seguendo le fasi del Vedere, Valutare, ed Agire.
Proprio le fasi del discernimento che comprendevano quella dell’azione hanno portato alla nascita del Centro Educativo Murialdo, i volontari mossi inizialmente da un desiderio personale di crescita e ricerca di un nuovo modo di vivere , hanno deciso di spendere capacità e tempo al fianco delle persone in difficoltà a motivo della mancanza del lavoro, innanzitutto dei giovani, individuati come l’anello più debole della società di Taranto.
La modalità di aiuto che si voleva organizzare doveva avere la caratteristica di essere espressa non da singole persone, referenti di sè stesse, ma da una comunità che si fa “padre e madre” dei figli del territorio.
Aspetto fondamentale di questa associazione è la scelta di sostenere l’impegno dei volontari con una formazione permanente e con la costante verifica degli obiettivi raggiunti, perchè non sfugga l’evoluzione dei bisogni dei giovani e non si corra il rischio di attardarsi in un offerta educativa che non segna il passo della loro crescita.
Descrivere l’insieme delle iniziative programmate è un compito arduo , poichè nulla di quanto organizzato è secondario e nulla di quanto afferente alle problematiche del mondo del lavoro e recepito come richiesta o esigenza dei giovani , se realizzabile grazie agli strumenti di cui si dispone, non determina un nuovo impegno e un adeguamento delle attività. E’ così infatti che , ad esempio , dall’offerta di informazioni normative per i giovani ,che avendo un idea imprenditoriale, desideravano individuare il percorso da iniziare, si è passati, anche ad offrire , grazie allo “Sportello Internet” notizie riguardanti le vacanze-studio , i lavori estivi, la formazione professionale.
E’ comunque, un piccolo granello di senapa il C.E.M., non ha ambizioni di potenziamento delle attività , desidera solo mettersi in cammino con i giovani senza etichettature, cioè non solo a fianco di quelli che culturalmente esprimono disagi esistenziali , ma , a fianco di tutti quelli che scoprono di aver bisogno di una guida ,di un orientamento, di un riferimento territoriale.
Un grazie particolare, a coloro i quali hanno creduto in questa associazione di volontariato e fattivamente l' appoggiano, un messaggio a quanti , delusi da un esperienza di servizio agli altri , hanno perso il gusto del donarsi: “ crediamo che la prima meta da raggiungere in un esperienza di volontariato sia la nascita della ricerca di sè ,dell’intesa, della condivisione, la nascita , quindi, di una comunità”.
* Sacerdote della Congregazione dei Giuseppini del Murialdo, Direttore dell’Ufficio per la Pastorale del Lavoro ed i problemi sociali della Diocesi di Taranto, Cappellano volontario c/o Stabilimento ILVA di Taranto